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mercoledì, luglio 11, 2007

Solidarietà a Piero Ricca

Milano, 10 luglio 2007

IL BLOG DI PIERO RICCA BLOCCATO DALLA FINANZA
SU QUERELA DI EMILIO FEDE

di Piero Ricca

Emilio Fede mi ha querelato e la finanza ha cambiato le chiavi di accesso al mio blog, impedendomi di pubblicare nuovi articoli.

Il blog mi è stato chiuso su richiesta del pubblico ministero romano Giuseppe Saieva, con atto del gip Cecilia Demma. Il “sequestro preventivo” mi è stato notificato alle 14,00 di oggi 10 luglio da due agenti del “nucleo speciale contro le frodi telematiche” della guardia di finanza, venuti appositamente dalla capitale. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentata da Emilio Fede nei miei confronti per la contestazione al circolo della stampa di Milano del 16 aprile 2007.

In esecuzione del medesimo provvedimento è stato cancellato dal blog un mio articolo relativo alla vicenda Fede e i commenti a margine dei lettori. Per motivi tecnici non è stato possibile, come pure era stato richiesto dall’autorità giudiziaria, togliere il video da youtube. Non si è arrivati all’oscuramento totale del blog, che pure era stato prospettato nel decreto di sequestro preventivo, solo perché gli agenti della finanza hanno adottato la soluzione di modificare la mia password di amministratore di www.pieroricca.org, previa missione mattutina a Sarzana (La Spezia), sede legale della società di gestione del blog.

Naturalmente farò immediata richiesta di dissequestro.

E mi riservo di querelare a mia volta il signor Fede. Ricordo infatti che la contestazione ebbe come antefatto una mia domanda (sul caso Europa 7 e le frequenze abusivamente occupate da Rete 4), alla quale il direttore del tg4 rispose dandomi dell’ “imbecille”. Per non parlare dello sputo che mi indirizzò nell’androne del circolo della stampa, come testimonia il video reperibile all’indirizzo

www.youtube.com/watch?v=5KbGNQwO7es


Con il querelante ci confronteremo dunque in tribunale, magari davanti a qualcuno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo adorato datore di lavoro.

Sarò lieto di farmi processare un’altra volta per aver espresso opinioni condivise dalle persone che stimo.

Nel frattempo non smetterò di interpellare e criticare i personaggi pubblici che non stimo, esercitando il mio diritto-dovere di dissenso.

Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici del gruppo Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.

Ringrazio fin d’ora chi vorrà far circolare questo comunicato.

1 commento:

Lovetype ha detto...

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Questo è quello che oggi rimane del blog di Piero Ricca.

Spero solo che la seconda repubblica affondi il prima possibile portandosi dietro più politici possibile.